lunedì 3 maggio 2010

Vacanze Ibiza




VACANZE 2010...dove andrò?
 Molti di voi si saranno già fatti questa domanda, ma altrettanti non avranno trovato risposta...
Io propongo,dalla mia esperienza personale, L'ISOLA DI IBIZA. Andiamola a scoprire...
 
 Tra le tante mete turistiche degli ultimi tempi, l'isola di Ibiza è una delle più apprezzate. Diverse sono le caratteristiche amate dai turisti di quest'isola.


Visualizza Ibiza in una mappa di dimensioni maggiori



Ibiza è una destinazione turistica molto popolare, specialmente a causa della sua sfrenata e leggendaria vita notturna (principalmente ad Ibiza, la capitale dell'isola sulla spiaggia orientale). I club più famosi sono il Privilege (il più grande club del mondo), Es Paradis (famoso per le sue feste in acqua), Amnesia (famoso per i suoi schiuma-party), lo Space (con l'unica 24 ore dell'isola, la domenica) il Pacha (che ha 22 altri club sparsi per il mondo) e pure El Divino.  Ibiza è anche famosa per tanti bar sulla spiaggia, ad esempio Bora Bora a Playa d'en Bossa, luoghi in cui si può ballare senza spendere una follia. Una novità dell'estate 2007 è poi Bar Azuli, a Ibiza Puerto, punto d'incontro legato a una label inglese, un bar che si aggiunge agli storici Zoo e Tango, gli street cafè più noti. E sempre a Ibiza c'è il Café del Mar, suggestivo locale di Sant Antoni de Portmany, dove è possibile godere di spettacolari tramonti sul mare ascoltando musica chillout. Tra le spiagge più famose:
* Cala Llonga: si trova in una posizione di grande interesse paesaggistico ed è ideale per persone a cui piace il silenzio e la tranquillità, adatta anche per giovani sportivi in cerca di divertimenti acquatici. Si trova all’interno di una profonda insenatura aperta ad est ed è circondata da alte montagne che danno vita a coste molto scoscese.

* Cala Tarida, costituita di sabbia bianca e fina ma anche di roccia nelle sue parti più alte limitatamente ai bordi presenta piccoli isolotti che formano insieme uno scenario molto suggestivo. Ha bei fondali marini anche se sono per lo più sabbiosi e poco profondi consigliati per gli appassionati di immersioni subacquee.

* Playa d'en Bossa, è una delle spiagge più lunghe di Ibiza e ricade per circa settecento metri nel territorio di Ibiza e per la restante parte nel comune di Sant Josep.
Caratterizzata dalla presenza, tutto il giorno, di musica e feste nelle decine di bar lungo la spiaggia risulta essere la più affollata e con la maggiore presenza di giovani.

ECCO QUA ALTRE IMMAGINI DI QUESTA SUGGESTIVA ISOLA :

Vacanze a Ibiza





Calcio: Sport o Violenza?

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Goal



Il portiere caduto alla difesa
ultima vana, contro terra cela
la faccia, a non veder l'amara luce.
Il compagno in ginocchio che l'induce,
con parole e con mano, a rilevarsi,
scopre pieni di lacrime i suoi occhi.

La folla - unita ebbrezza - par trabocchi
nel campo. Intorno al vincitore stanno,
al suo collo si gettano i fratelli.
Pochi momenti come questo belli,
a quanti l'odio consuma e l'amore,
è dato, sotto il cielo, di vedere.

Presso la rete inviolata il portiere
- l'altro - è rimasto. Ma non la sua anima,
con la persona vi è rimasto sola.
La sua gioia si fa una capriola,
si fa baci che manda di lontano.
Della festa - egli dice - anch'io son parte.

(Umberto Saba)

Lo scrittore e poeta italiano Umberto Saba per mezzo di questa poesia ci detta la suo opinione sul calcio vedendolo come lo sport più popolare e più emozionante sia per i giocatori sia per i tifosi.
Ora però il calcio sembre aver cambiato dimensione, diventando sempre più uno sport che stimola sentimenti come l'odio e la violenza che portano poi a contaminare questo mondo attraverso diverse forme tra le quali l'insulto e la discrimimazione.

  • Discrimazione razziale e scontri tra tifoserie
Il fenomeno del razzismo nel calcio è un problema iniziato negli anni ’80, ma purtroppo ultimamente gli episodi si susseguono in modo frequente. Negli stadi di calcio si assiste sempre più di frequente ad episodi di violenza e di razzismo, soprattutto nei confronti dei giocatori di colore; appena questi toccano il pallone, alcuni tifosi della squadra avversaria li insultano e spesso lanciano oggetti dagli spalti.
A volte negli stadi si vedono anche alcuni striscioni contro i neri con parole bruttissime.

Gli episodi di violenza negli stadi sono diventati negli ultimi anni un fenomeno così consueto e diffuso, da essere stato posto al centro delle attività di prevenzione e di repressione da parte del ministero dell'Interno. Non è un caso la recente costituzione dell'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, che proprio a Roma raccoglie funzionari di vari ministeri e rappresentanti di enti di gestione pubblica e di società private, che più di ogni altro sono coinvolti, anche loro malgrado, in una questione tanto grave quanto delicata per buona parte della collettività.
D'altro canto, gli ultimi tragici fatti che tutti ricordano e che avvennero in occasione della partita Avellino-Napoli nel settembre 2003 (vi trovò la morte un tifoso e numerosi furono i feriti), confermano ancora oggi la drammatica attualità del problema. Altrettanto energico, tuttavia, è stato l'impegno dello Stato per contrastare questo dilagante ed assurdo fenomeno, che ha agito sia con provvedimenti normativi, sia con l'azione congiunta e mirata di più soggetti confluiti nel già citato osservatorio nazionale.


  • Una questione riaperta: Calciopoli
Lo scandalo del calcio italiano del 2006 è stato, in ordine di tempo, il terzo grande scandalo (dopo quello del 1980, noto come Calcioscommesse e quello del 1986, noto come Secondo calcioscommesse o Calcioscommesse 2) a investire il mondo del calcio italiano, anche se come portata ed effetti è stato certamente maggiore dei primi due. Lo scandalo, le cui prime avvisaglie emersero da indiscrezioni di stampa alla fine di aprile del 2006 (ma in realtà negli ambienti calcistici circolava da diversi mesi l'esistenza di scottanti intercettazioni telefoniche tra importanti dirigenti federali e di società, oggetto di indagine della Procura di Torino, sebbene non fosse chiara la reale portata dei fatti), fu battezzato dagli organi di informazioni con varie denominazioni, ma alla fine è storicamente prevalso il termine Calciopoli (per assonanza con Tangentopoli, laddove in quel caso a reggere l'espressione era il termine tangente). Le intercettazioni telefoniche oggetto delle indagini emersero solamente il 2 maggio 2006.
Oggetto delle indagini da parte della Procura Federale della FIGC furono, oltre a vari dirigenti della stessa Federcalcio e dell'Associazione Italiana Arbitri, i dirigenti di diverse società professionistiche di calcio. A conclusione delle indagini la procura decise di chiamare a rispondere di vari capi di imputazione sei club: Juventus, Milan, Fiorentina, Lazio, Reggina ed Arezzo (gli ultimi due, non coinvolte dalle classifiche nella lotta per la qualificazione alle coppe europee 2006-2007, furono giudicate in un procedimento a parte, per consentire priorità ai giudizi sui primi quattro club, influenti sulla determinazione delle squadre italiane partecipanti alle competizioni internazionali nella stagione successiva). Altre società, oggetto delle intercettazioni, al termine delle indagini non furono ritenute passibili di giudizio sportivo.

L'accusa principale era di illecito sportivo, verificato nel tentativo di aggiustare le designazioni arbitrali per determinati incontri di campionato o di intimidire (o corrompere) gli arbitri assegnati affinché favorissero le azioni conclusive di una squadra a danno dell'altra.
Ora la questione sembra essersi riaperta con altre sconvolgenti e inaspettate sorprese.

  • Ma che cos'è veramente il calcio?


Del calcio Saba scriveva:

E’ (il gioco) più popolare che ci sia oggi, ed è
quello in cui si esprimono con più
appassionata evidenza le passioni elementari
della folla. L’atmosfera che si forma intorno a
quegli undici fratelli che difendono la madre è
il più delle volte così accesa da lasciare
incancellabili impronte in chi ci è vissuto
dentro. E questo per non parlare della bellezza
visiva dello spettacolo, dei gesti necessari dei giocatori
durante lo svolgimento della gara.
Che dire poi di quello che succede tra il pubblico e i giocatori quando una squadra paesana riesce a segnare un goal contro una squadra superiore (la cui superiorità molte volte è dovuta a denaro) e rinnova, sotto gli occhi dei concittadini, lucenti alle lacrime, il miracolo di Davide che vince il gigante Golia?

Cerchiamo dunque di capire cos'è il calcio: uno sport intenso, emozionante ,suggestivo, un universo di passioni , coinvolgimento, divertimento che unisce, nonostante le diverse tifoserie, tutti i tifosi del mondo del pallone. Non lasciamoci quindi trascinare da questi incivili modelli comportamentali, ma pensiamo solo alla nostra squadra e alla gioia che ci dà nel bene e nel male. Basta violenza. Basta odio. Basta discriminazione.
Abbatiamo questo barriere perchè solo così potremo riconoscere che
il calcio è veramente lo sport più bello del mondo.

ECCO QUA UN VIDEO RIFERITO AI PROSSIMI MONDIALI DI CALCIO CHE SI TERRANNO IN SUDAFRICA A PARTIRE DA GIUGNO 2010, sperando che si disputino con lelatà e sportività.
  
 




lunedì 26 aprile 2010